giovedì 3 agosto 2017

La Route 66, Phoenix e l’Apache Trail

Lasciamo il parcheggio di Havasupai alle dieci di mattina e dedichiamo la prima giornata al lungo trasferimento verso Phoenix, fermandoci a Seligman, lungo la Route 66 per vedere i locali tappezzati di oggetti degli anni ‘60, le vecchie auto ormai arrugginite e le insegne originali.
Phoenix e Tucson sono famose per essere molto calde d’estate, un po' perché sono in mezzo al deserto, ma il motivo principale è dovuto al fatto che per raggiungerle si passa dai 2.000 metri di altitudine dall’altopiano del Colorado, fino a quasi al livello del mare. Decidiamo di arrivarci la mattina successiva e dormire nei dintorni di Sedona, che si trova ancora sopra i mille metri, tra l’altro la guida ne parla bene. Di Sedona troviamo interessante solo la strada per arrivarci, ci fermiamo a dormire a Cottonwood, poco distante.
Il giorno successivo ci alziamo presto e puntiamo su Phoenix, la quinta città degli Stati Uniti per numero di abitanti. Facciamo un giro per il centro città, dall’architettura  moderna, che ben si integra con i pochi palazzi preesistenti.
Prima di andare a Tucson decidiamo di fare l’Apache Trail (Route 88), una strada panoramica, in parte sterrata, di 200 km che si perde tra le colline di cactus a est della città, disseminata qua e là da set cinematografici e da vecchie città minerarie, come  la “Goldfield Ghost Town, del 1880, ristrutturata molto bene. Ma le sorprese non finiscono qui. All’inizio si può visitare una chiesa in legno con Elvis Presley sull’altare… un cartello indica che in questa chiesa ci si può pure sposare! Alla fine dell’Apache Trail ci sono tre grandi laghi e una diga in muratura che sembra essere la più grande del mondo tra quelle costruite in mattoni. Una stranezza del percorso è però la frazione di Tortila Flat, che conta tre case, sei abitanti, un cane, quattro gatti, otto polli e 800 cactus!
Impieghiamo tutto il pomeriggio per percorrere questa strada, anche perché il tratto sterrato è lungo, arrivando a Tucson in tarda sera.

Sia a Phoenix, che lungo la Route 88, il caldo è stato degno del suo nome, 38 °C e più. Per fortuna è un caldo secco e all’ombra non si sta male. Come in tutti i deserti l’escursione termica è significativa e la notte puoi dormire.

La Route 66 a Seligman

La Route 66 è ancora considerata
la strada madre

Intorno alla Route 66 gira un business

Phoenix con 38 °C all'ombra

Interessante l'architettura di Phoenix

Inizio della Route 88,
binario della vecchia miniera

La chiesetta di Elvis Presley

Elvis al posto dell'altare!
Qui ci si può anche sposare...

La città mineraria del 1880 ristrutturata

La diga di Roosvelt, la diga in muratura più grande del mondo

Colazione con gli amici al Mc Donald's

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