Lasciamo
il parcheggio di Havasupai alle dieci di mattina e dedichiamo la prima giornata
al lungo trasferimento verso Phoenix, fermandoci a Seligman, lungo la Route 66
per vedere i locali tappezzati di oggetti degli anni ‘60, le vecchie auto ormai
arrugginite e le insegne originali.
Phoenix
e Tucson sono famose per essere molto calde d’estate, un po' perché sono in
mezzo al deserto, ma il motivo principale è dovuto al fatto che per
raggiungerle si passa dai 2.000 metri di altitudine dall’altopiano del
Colorado, fino a quasi al livello del mare. Decidiamo di arrivarci la mattina
successiva e dormire nei dintorni di Sedona, che si trova ancora sopra i mille
metri, tra l’altro la guida ne parla bene. Di Sedona troviamo interessante solo
la strada per arrivarci, ci fermiamo a dormire a Cottonwood, poco distante.
Il
giorno successivo ci alziamo presto e puntiamo su Phoenix, la quinta città
degli Stati Uniti per numero di abitanti. Facciamo un giro per il centro città,
dall’architettura moderna, che ben si
integra con i pochi palazzi preesistenti.
Prima
di andare a Tucson decidiamo di fare l’Apache Trail (Route 88), una strada
panoramica, in parte sterrata, di 200 km che si perde tra le colline di cactus a
est della città, disseminata qua e là da set cinematografici e da vecchie città
minerarie, come la “Goldfield Ghost
Town, del 1880, ristrutturata molto bene. Ma le sorprese non finiscono qui.
All’inizio si può visitare una chiesa in legno con Elvis Presley sull’altare… un
cartello indica che in questa chiesa ci si può pure sposare! Alla fine
dell’Apache Trail ci sono tre grandi laghi e una diga in muratura che sembra
essere la più grande del mondo tra quelle costruite in mattoni. Una stranezza del
percorso è però la frazione di Tortila Flat, che conta tre case, sei abitanti,
un cane, quattro gatti, otto polli e 800 cactus!
Impieghiamo
tutto il pomeriggio per percorrere questa strada, anche perché il tratto
sterrato è lungo, arrivando a Tucson in tarda sera.
Sia
a Phoenix, che lungo la Route 88, il caldo è stato degno del suo nome, 38 °C e
più. Per fortuna è un caldo secco e all’ombra non si sta male. Come in tutti i
deserti l’escursione termica è significativa e la notte puoi dormire.
|
La Route 66 a Seligman |
|
La Route 66 è ancora considerata
la strada madre
|
|
Intorno alla Route 66 gira un business
|
|
Phoenix con 38 °C all'ombra
|
|
Interessante l'architettura di Phoenix
|
|
Inizio della Route 88,
binario della vecchia miniera
|
|
La chiesetta di Elvis Presley
|
|
Elvis al posto dell'altare!
Qui ci si può anche sposare...
|
|
La città mineraria del 1880 ristrutturata
|
|
La diga di Roosvelt, la diga in muratura più grande del mondo
|
|
Colazione con gli amici al Mc Donald's |
Nessun commento:
Posta un commento