venerdì 14 luglio 2017

Programma dettagliato viaggio eclissi USA 2017

Programma dettagliato USA OVEST estate 2017
Paola e Ruggero

17 luglio lun: volo su NYC arrivo alle 14
18 luglio mar: NYC
19 luglio mer: NYC
20 luglio gio: NYC alle 22 volo su DENVER
21 luglio ven: DENVER
22 luglio sab: ritiro della macchina – partenza verso MOAB - ARCHES NATIONAL PARK (visita al tramonto del Delicate Arch).
Visitiamo l’Arches National Park che vanta il più grande numero di archi naturali in pietra del mondo con ampiezze che vanno da 1m a oltre 90m. Si trova 5 miglia (8km) a nord di Moab sulla Hwy 191. Delicate Arch è il più celebre del parco, è un simbolo dello stato che appare su molte targhe dello Utah. L’arco è circondato da un anfiteatro naturale, da cui si godono intensi scorci panoramici delle La Sal Mountains. Qui si viene per lo spettacolare tramonto.
23 luglio dom : MOAB - ARCHES NATIONAL PARK visita Devil’s Garden e South Window
Le attrazioni del parco possono essere ammirate da molti punti lungo l’itinerario panoramico. Da qui  partono molti agevoli sentieri, come l’anello al Balance Rock un grande masso in equilibrio precario su una guglia; il Devil’s Garden una zona che contiene alcuni degli archi più belli del parco tra cui il Landscape Arch, curva di arenaria lunga più di 90 metri forse il più grande arco naturale del mondo. Dal Landscape Arch si può continuare lungo un sentiero dissestato che conduce fino al Double Arch. Nella Windows Section, un percorso circolare di un miglio conduce al Turret Arch, quindi agli archi North e South Windows, situati l’uno accanto all’altro. Qui è riprodotto l’angolo più suggestivo e più fotografato della zona, con gli archi North e South incorniciati dal Turner Arch. Da Park Avenue sono visibili gli enormi monoliti rocciosi conosciuti come Courthouse Towers.
24 luglio lun: MOAB - CANYONLANDS NATIONAL PARK
Milioni di anni fa, il Colorado e il Green River scavarono profondi solchi nella roccia, creando un labirinto di canyon che rappresentano il cuore di questa regione selvaggia. Al centro la confluenza dei due fiumi divide il parco in tre zone: La Needles, la Maze e l’altopiano dell’Island in the Sky più facilmente raggiungibile e che vanta panorami meravigliosi.  Questo settore del parco è 32 miglia (51km) da Moab. Tra le escursioni brevi c’è quella circolare che in 800m conduce al Mesa Arch (meglio vederlo con la luce del mattino presto), un lungo arco di pietra che incornicia, in lontananza, le innevate La Sal Mountains. Con un breve tragitto in auto si raggiunge l’inizio del sentiero Grand View Overlook, che segue il margine del canyon e termina davanti a un precipizio da brividi. Altro punto panoramico dell’Island in the Sky si trova facendo una deviazione verso nord-ovest per 5 miglia (8km) fino all’Upheaval Dome. Terminiamo la giornata con un tramonto al Dead Horse Point State Park che si trova proprio all’ingresso dell’Island in the Sky, nel Canyonlands National Park, indimenticabili  le vedute del fiume Colorado e del labirinto del canyon. La maestosità del luogo non è sfuggita a Hollywood. Qui si trovano il famoso precipizio in cui si gettarono Thelma e Louise nell’omonimo film del 1991, e le pareti rocciose scalate intrepidamente da Tom Cruise in Mission Impossible 2.

25 luglio mar: CANYONLANDS NATIONAL PARK – MONUMENT VALLEY - PAGE
L’unico altro tracciato asfaltato che entra nel parco è la Hwy 211, che porta nella zona di Needles. La caratteristica più interessante della zona sono le numerose guglie di roccia rossa o aghi da cui l’area prende il nome. Needles è la zona più selvaggia del  Canyonlands National Park. Si trova 40 miglia (64Km) da Moab. La strada all’interno del parco attraversa Pothole Point da cui si gode un bel panorama. Raggiungiamo in auto il Big Spring Canyon Overlook, per fare un percorso andata e ritorno fino al Confluence Overlook balconata da cui si ammira, 500 mt più in basso, l’unione dei due fiumi Green e Colorado.  Superiamo Monticello e Blanding rimanendo sulla 191. Proseguiamo fino a Bluff e dalla panoramica Highway 163 che attraversa il confine tra lo Utah e l’Arizona ammiriamo le famose formazioni di arenaria della Monument Valley. Queste antiche rocce, che si innalzano sopra un deserto apparentemente sconfinato, rappresentano ormai il simbolo del selvaggio West. In particolare è dopo Mexican Hat che si vedono in lontananza le famose vette rocciose (buttes) e l’altrettanto celebre strada ormai icona fotografica. C’è anche un cartello che identifica il luogo dove nel film Forrest Gump smette di correre. Arriviamo a Page.
26 luglio mer:   PAGE - ANTELOPE CANYON
Se non si ha la prenotazione si deve andare direttamente al parcheggio dell’Upper oppure del Lower Antelope Canyon, possibilmente al mattino, e chiedere quando è il primo orario disponibile. Bisogna mettere in conto che potrebbe essere dopo diverse ore, in questo caso acquistiamo i biglietti poi andiamo a vedere qualcosa d’altro nei dintorni di Page. Il Lower Antelope risulta decisamente meno costoso rispetto all’Upper Antelope. Le agenzie autorizzate per la visita all’interno del Lower Antelope hanno sede fianco a fianco nel parcheggio lungo l’Indian Route 222 (strada che porta ad Antelope Point Marina) circa 200 metri a nord della US98 venendo da Page. (Lower Antelope Canyon Tours). Meglio presentarsi al cancello del Lower Antelope Canyon alle 7.30 del mattino. Non appena apre saremo tra i primi ad entrare ed acquistare i biglietti per il primo gruppo. Entrare con il primo gruppo vuol dire che non ci sono altri gruppi all’interno del canyon e la visita procede molto più rilassata. Ingresso all’Upper: 6$ a testa per ingesso al parco poi 25$ a testa per la visita con le guide navajo (40$ tra le 10 e mezzogiorno). Ingresso Lower 6$ a testa per ingresso al parco poi 20$.
27 luglio gio: PAGE - HORSESHOE BEND- THE WAVE- WATERHOLES CANYON
Horseshoe Bend è una spettacolare ansa del fiume Colorado a pochi minuti di auto da Page. La si può ammirare  da un eccezionale punto panoramico alto sul fiume. Dal centro di Page per raggiungere il viewpoint di Horseshoe Bend si deve prendere la US89 verso sud , è la strada che porta al Gran Canyon. Sono circa 4 miglia. Una volta parcheggiato per raggiungere il punto panoramico ci si incammina su una stradina di sabbia attraverso il deserto. Sono 1,2km ad andare e altrettanti a tornare. Il Colorado qui è al massimo della sua bellezza, la diga situata poco più a monte trattiene infatti i sedimenti e l’acqua ha colori meravigliosi. Le fotografie vengono meglio al mattino ma non prima delle 7 o delle 8 (dipende dalla stagione), perché se è troppo presto, tutto è ancora in ombra. Ci presentiamo prima delle 9 presso il Visitor center del Grand Staircase-Escalante a Kanab. Tentiamo il permesso per la visita di The Wave. Sempre da Page è possibile visitare il Waterholes Canyon. Sono 15 minuti di macchina per raggiungerlo e lo si può visitare da soli ed in completa autonomia in 2 o 3 ore senza bisogno di una guida.
28 luglio ven: PAGE -ESCALANTE – COYOTE BUTTE (The Wave)
Siamo nell’area spettacolare di Coyote Butte ma sottoposta a rigide limitazioni. Proviamo la visita a The Wave. Bisogna presentarsi entro le 9 di mattina presso il Visitor Center del Grand Staircase-Escalante NM a Kanab. I ranger assegnano un numero a ogni gruppo presente, infilano dei numeretti della tombola in un bussolotto, e procedono all'estrazione di altri 10 permessi. Sempre con il criterio che se viene estratto per primo un gruppo di 6 persone, rimangono 4 posti (rigidità assoluta: se siete un gruppo di 4, sono stati già assegnati 8 permessi, e venite estratti, o rinunciate o solo 2 di voi avranno il permesso). In media all'estrazione partecipa un numero di persone compreso fra 40-50 fino a 100 e oltre, quindi ci vuole fortuna!
29 luglio sab: PAGE – ESCALANTE - Peek-A-Boo e Spooky –scenic Byway UT12
Proseguiamo per Escalante per vedere Peek-A-Boo e Spooky sono due canyons spettacolari, un vero capolavoro della natura. Non sono slot tecnici e per visitarli non occorre alcuna attrezzatura né particolari doti fisiche ma c’è da camminare nel deserto e soprattutto c’è da arrampicare e superare ostacoli e salti rocciosi. Nulla di particolarmente difficile ma diversi passaggi richiedono impegno e, cautela. Fanno parte del canyon della   e sono forse i due slot canyons più famosi e conosciuti di Grand Staircase-Escalante National Monument nello Utah. Raggiungiamo la zona di Escalante attraverso Cottonwood Canyon e la Kodachrome Basin State Riserva. Forse la più varia e stupefacente fra le strade dello Utah, la Highway 12 Scenic Byway si snoda lungo aspri panorami di rocce e strapiombi nel suo percorso di 124 miglia (200km) che dal Bryce Canyon arriva sin quasi a Capitol Reef. (Vicino a questo parco, già sulla Hwy 24 senza necessità di deviazioni si vedono dei graffiti, deviando a destra per Fruita, un’interessante strada mostra pareti di roccia a strati non orizzontali ma sempre inclinati alla stessa maniera e poi si infila in un piacevole canyon, al termine del quale lasciare l’auto e fare una bella passeggiata fra alte pareti di roccia. Verso nord ci sarebbe anche la Cathedral Valley degna di nota, ma occorre avere tempo). Il tratto fra Escalante e Torrey attraversa un paesaggio dall’aspetto lunare e sale fino a 3920m d’altezza. Il viaggio parte 8 miglia a nord di Hatch dove la I-89 si dirama verso est la UT12. Passeremo vicino al Bryce Canyon NP arrivando poi fino a Torrey. Qui la UT12 trova la sua naturale continuazione nella UT24 che attraversa Capitol Reef NP, arriva fino a Hanksville, lambisce il Goblin Valley SP per poi immergersi nella I-15. Sono circa 220 miglia tra scenari mozzafiato in cui il tema dominante saranno spazi pressoché infiniti ed un susseguirsi di colori al limite del reale
30 luglio dom: verso lo ZION NATIONAL PARK
L’ingresso a Zion è subito dopo Springdale. Una volta arrivati al Visitor Center occorre parcheggiare le auto e muoversi obbligatoriamente con la navetta (o piedi, o bici) in quanto il parco è precluso alla circolazione privata, almeno nella stagione estiva. La navetta passa di frequente ma è lenta e fa tutte le fermate, impiegando almeno 40’ per raggiungere il capolinea di Temple of Sinawava. Alcune possibili escursioni sono: Kolob Canyon, il settore a Nord: facile trekking sul piacevole Taylor Creek Trail e giro in auto fino al suggestivo davanzale di Kolob Canyons Viewpoint. Dalla fermata di The Grotto si può iniziare il trekking che porta ad Angel’s Landing. Piacevole il sentiero di avvicinamento, con le sue rocce rosse; stupefacente il panorama dalla cresta (non adatto a chi soffre di vertigini), erta finale straordinaria e in cima vista mozzafiato. Si può percorrere un tratto dello stupendo West Rim Trail fino a Cabin Spring: viste meravigliose, solitudine, natura originale e ammaliante per forme, colori e profumi. Oppure ancora  la camminata in acqua alle Narrows dirigendosi con il bus al Temple of Sinawawa; da cui parte un sentiero chiamato Riverside Walk, estremamente facile, che costeggia il fiume Virgin. Lungo il sentiero si incontrano centinaia di persone e tanti scoiattoli. Arrivati alla fine si deve decidere se  immergersi nelle basse acque del fiume o affrontare le Narrows, ossia proseguire il trekking camminando in acqua e risalire un tratto del Virgin River. La lunghezza della camminata dipende da ognuno: l’acqua inizialmente non supera le ginocchia però servono scarpe robuste perché il greto è roccioso. Si può fare la stessa escursione al contrario, partendo dal Chamberlain’s Ranch Trailhead. Altra possibilità, dedicarsi all’East Rim Trail fino a Observation Point: camminata bellissima, con un altro colpo d’occhio assolutamente meraviglioso sulla valle, si domina l’Angels Landing dall’alto. Si va in direzione dell’uscita est (Mt. Carmel) godendo della stupenda strada che si immerge in queste grandiose scenografie rosse, per poi mostrare altri punti stupendi come la magnifica Checkerboard Mesa. Questo tratto in auto è splendido: quasi completamente in salita perché si parte dalla valle a 1.200 metri e si raggiunge un passo a 1.700 metri, il tutto su un asfalto addirittura rosso per non stonare con l’ambiente. Si attraversano paesaggi di enormi formazioni rocciose striate con effetti particolari. 
31 luglio lun: ZION -HILDALE - GRAND CANYON
Sulla strada per il Grand Canyon ci fermiamo a Hildale dove vive una nutrita comunità di mormoni fondamentalisti. Malgrado qui la poligamia sia vietata, di fatto l’intera Hidale (circa 7.000 abitanti) la pratica. Girando per le vie si possono vedere le ‘sorelle-mogli’ nei loro caratteristici abiti color pastello muoversi con numerosi figli al seguito. Arriviamo al Grand Canyon Visitor Center (gli uffici chiudono puntuali alle 17:00) e ci rechiamo al Backcountry Information Center. Per effettuare il trekking in 2 giorni occorre dormire dentro al canyon e serve quindi  un’autorizzazione (Backcountry Permit) sia il permesso per l’Hiking che la prenotazione per dormire a Indian Garden. Non ci porteremo la tenda ma solo una stuoia e il sacco a pelo. C’è un servizio navetta che porta fino a Yaki Point, dove inizia il South Kaibab Trail. La discesa è in ombra fino a Cedar Ridge. Dopo Skeleton Point si prosegue per suggestive gradinate fino al Tipoff (bivio che consente di raggiungere Indian Garden mantenendosi in quota). Continuando a scendere si arriva al fondo dove si attraversa il fiume sul Black Bridge (4ore). Dopo la visita al Phantom Ranch  iniziamo la salita del Bright Angel Trail verso Indian Garden (2ore30). Ancora una breve camminata fino Plateau Point (2,5 km, 30’) da cui si gode un belvedere sul fiume. Tramonto e rientro col buio.
1 agosto mar: GRAND CANYON – METEOR CRATER - SUPAI
Per la risalita fino al rim ci si impiega poco più di 2ore. Completiamo il Bright Angel Trail in altre 2ore. Usciamo dal Gran Canyon  in direzione Williams (lungo il percorso, sosta a Valle dove si trova l’albergo dei Flintstones). Andiamo a visitare il Meteor Crater un gigantesco cratere formatosi a causa di un meteorite caduto sulla terra circa 50 mila anni fa. Misura 4km di circonferenza e 170 metri di profondità. Il costo della visita è di 18$ ed è aperto dalle 9 alle 19. Si trova una decina di miglia a sud della Route 66, tra Winslow e Falstaff.
2 agosto mer: SUPAI - HAVASUPAI INDIAN RESERVE & FALLS - HAVASU CANYON
L’Havasupai Indian Reserve è uno dei posti più incantevoli dell’intero Sud-Ovest. Dista solo 56 km dagli uffici del parco nel South Rim, ma per arrivarci occorre prendere la Route 66, superare Seligman e al miglio 111 prendere a dx per altre 60 miglia. Al termine c’è solo un parcheggio (Hualapai Hilltop): da lì inizia un trekking di 12 km nel Coconino Plateau che porta al villaggio di Supai. Proseguendo per altri 4,5 km si incontrano in successione 3 cascate, una più bella dell’altra, che fanno capire perché Havasupai significhi “popolo dalle acque verdi azzurre”. In effetti chi mette in preventivo un’escursione di 33 km sotto il sole dell’Arizona in estate, lo fa a ragion veduta: è l’unico modo per raggiungere una stupefacente oasi con cascate di acqua turchese e vegetazione lussureggiante. In quasi totale intimità con la natura. Nonostante qui scendano solo 20 cm di pioggia l’anno, quest’area raccoglie l’acqua di quasi 8.000 km quadrati e dunque il torrente scorre tutto l’anno, diretto al Colorado. Il contrasto fra lo spettacolare paesaggio desertico e l’atmosfera romantica di questo luogo non hanno rivali. Si può fare l’escursione in giornata (06:00-17:00) ma meriterebbe rimanerci almeno 1 notte. Al parcheggio di Hualapai Hilltop vari cartelli scoraggiano la pratica della day hike (A/R in giornata) ma si può fare; poi al villaggio, presso l’ufficio della Havasupai Tourist Enterprise (il luogo è gestito totalmente dagli indiani), si paga il diritto al transito (44$ per il giornaliero, 63$ se si campeggia) prima di procedere verso l’incanto. Viene applicato al polso un braccialetto di plastica di diverso colore a seconda dello status di visita. Prenotazioni e info solo via telefono: Havasupai Tourist Enterprise (928) 448-2141/2237.
3 agosto gio: SUPAI – SEDONA -TUCSON - SAGUARO National Park (West)
Sedona è una città splendida nascosta tra imponenti formazioni di arenaria rossa all’estremità meridionale dell’Oak Creek Canyon. Secondo la cultura new age, le rocce, i dirupi e i fiumi di Sedona emanano l’energia della Madre Terra. I quattro vortici più famosi del pianeta si troverebbero qui. Il Saguaro National Park si trova 15 miglia a ovest di Tucson ed è una splendida immersione nella terra dei cactus. Poco dopo il Visitor Center c’è un bel circuito su facile sterrato: la Bajada Loop Drive si snoda per 6 miglia contornata da queste magnifiche piante. Poco prima del tramonto il paesaggio è bellissimo. Vediamo altri splendidi panorami dal Gate Pass Road sulla strada di rientro a Tucson. 
4 agosto ven: TUCSON – MISSION SAN XAVIER del BAC – PIMA AIR & SPACE MUSEUM – ARIZONA SONORA DESERT MUSEUM – viaggio verso la costa (San Diego)
14 km a sud di Tucson visitiamo la Mission San Xavier del Bac il più antico edificio europeo ancora in uso esistente in Arizona. Cupo e buio all’interno, rappresenta una pregevole commissione di architettura moresca, bizantina e tardo-rinascimentale messicana. Visitiamo il Pima Air & Space Museum: un museo dell’aviazione a cielo aperto e poi ancora l’ Arizona Sonora Desert  Museum con un’interessante escursione
fra le piante endemiche e qualche animale. Splendido il volario dei colibrì. Andiamo ora verso la costa per arrivare a San Diego.
5 agosto sab: arrivo a SAN DIEGO
6 agosto dom: SAN DIEGO
Downtown San Diego è un’area piuttosto compatta e si snoda intorno allo storico Gaslamp Quarter, pieno di ristoranti, bar e boutique. A sud-ovest si raggiunge Coronado percorrendo un magnifico ponte. Nella parte nord di Downtown, Little Italy si è trasformata in uno dei posti più alla moda dove vivere, mangiare o fare shopping. L’arteria principale di questa zona è la India St.
7 agosto lun: SAN DIEGO – ORANGE COUNTRY – LOS ANGELES
Arriviamo a Los Angeles seguendo la costa e le spiagge dell’Orange Country. Orange Country è un enorme mosaico di sobborghi che si estende fra Los Angeles e San Diego, qui si trovano 42 miglia (68Km) di splendide spiagge. Ammiriamo un tramonto a Santa Monica.
8 agosto mar: LOS ANGELES – BIG SUR – SAN FRANCISCO
Un giro a Venice Boardwalk la passerella per tipi strampalati che rimane un’esperienza irrinunciabile per cogliere la vera essenza di Los Angeles. Arriviamo a San Francisco percorrendo la Hwy1 che sovrasta scogliere impervie lungo la costa rocciosa di Big Sur.
9 agosto mer: SAN FRANCISCO
Percorriamo il Golden Gate Bridge possibile anche con un giro in bicicletta. Presso il Pier 41 c’è un noleggio con migliaia di bici: Blazing Saddles (www.blazingsaddles.com). Il nolo costa 7 $ l’ora ai quali occorre aggiungere $100 di cauzione per ogni bicicletta (o coprire con la carta di credito); il negozio è aperto dalle 08.00 alle 18.00. Al noleggio forniscono anche la cartina con le indicazioni per la ciclabile fino al ponte. Il giro corre tranquillo lungo la costa e tra andata e ritorno fino all’estremità opposta del ponte occorrono circa 2 ore, tra andata e ritorno si percorrono circa 16 km. Traghetto sulla baia: una volta fatto il ponte si può proseguire fino a Sausalito e ritornare poi in traghetto. I biglietti sono forniti dal nolo bici e vengono consegnati con la clausola che si pagano solo se usati. Dopo il ponte ci sono ulteriori 8 km da pedalare, quasi tutti in discesa e in un ambiente di grande tranquillità, profumi iniziali e stupendi scorci successivi; Sausalito è veramente graziosa e merita la visita. Bello anche il viaggio sulla baia (verificare gli orari per rientrare). Rientrando al Pier dopo le 18.00 la bici si restituisce al 2715 di Hyde Street (se si lascia qualche bagaglio in deposito al noleggio te lo fanno ritrovare lì). Un bel panorama della città si può avere da Coit Tower (si raggiunge in autobus dalla strada di fronte al Pier 39).
10 agosto gio: SAN FRANCISCO – HUMBOLDT REDWOODS STATE PARK
Proseguiamo lungo la costa pacifica a nord con la Hwy 101 fino allo Humboldt Redwoods State Park. I suoi 207 kmq di parco proteggono alcune delle sequoie più vecchie del mondo e tre quarti dei 100 alberi più alti del pianeta. Percorriamo la straordinaria Avenue of the Giants, una strada a due corsie lunga 32 miglia (51Km), che corre parallela alla Hwy 101. (da San Francisco a Klamat sono 538Km).
11 agosto ven: HUMBOLDT REDWOODS STATE PARK - REDWOOD NATIONAL PARK
La Hwy 101 passa accanto al Redwood National & State Parks Visitor Center. Insieme, il Redwood National Park e tre parchi statali: Prairie Creek, Del Norte e Jedediah Smith sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità in quanto contengono quasi la metà delle foreste primarie di sequoie rimaste in California. Questi alberi sono la specie vegetali più alte del mondo, superando anche 100metri di altezza, ma anche le più longeve, con individui che hanno più di 2.000 anni di età. Il parco venne istituito nel 1968, dopo anni di disboscamenti (cominciati con la prima corsa all’oro nel 1850) e quando ormai il 90% degli alberi era stato abbattuto. Oggi, degli 810.000 ettari di foresta vergine di sequoia ne rimangono solo 34.000. Di questi, il 45% è protetto proprio dal Redwood National Park.. Celebre anche a livello cinematografico, è proprio qui che nel 1983 George Lucas girò la battaglia finale del sesto capitolo di Guerre Stellari, il Ritorno dello Jedi. Nella zona ci sono diversi campeggi liberi (è necessario l’apposito permesso) lungo il Redwood Creek, situati in luoghi veramente idilliaci. Diverse miglia a nord della minuscola Klamath, il Del Norte Coast Redwoods State Park ha dei boschi di sequoie e 8 miglia (13km) di litorale incontaminato. Il Jedediah Smith Redwoods State Park è il parco più settentrionale del gruppo, 5 miglia (8km) a nord-est di Crescent City. Le sequoie vi crescono così fitte che c’è poco spazio per i sentieri. C’è uno straordinario itinerario panoramico automobilistico di 11 miglia (18Km) chiamato Howland Hill Scenic Drive è un buon modo per osservare la foresta. 
12 agosto sab: REDWOOD NATIONAL PARK – CRATER LAKE N.P. (Oregon)
Arriviamo al Crater Lake National Park che, fondato nel 1902, è il quinto parco nazionale più antico degli Stati Uniti. Circa 7.700 anni fa una violenta eruzione esplosiva provocò lo sprofondamento del Monte Mazama (3.660m) e la formazione di un’enorme caldera nel quale si originò, grazie alle acque prodotte dalla neve, l’odierno Crater Lake. Con una profondità massima di 594m, è il più profondo del paese ed il nono più profondo al mondo. Dedichiamo a questo parco una giornata intera di trek e passeggiate a strettissimo contatto con una natura incontaminata ed immersi in un panorama indimenticabile, definito da una combinazione di colori che lo rendono tra i più magici e spettacolari del paese.


13 agosto dom: CRATER LAKE – PORTLAND (443Km)
Riprendiamo la strada verso nord  e facciamo tappa a Portland soprannominata la ‘città dei ponti’, sono infatti 11 quelli che l’attraversano. Percorriamo lo Steel Bridge un ponte mobile costruito nel 1912, il secondo ponte più antico della città. Portland è la città più grande dell’Oregon.
14 agosto lun: PORTLAND – CANNON BEACH – Mt. RAINIER N.P. (468km)
Raggiungiamo la costa a Cannon Beach, con immensi promontori di basalto e spiagge sabbiose. Da vedere è la scenografica Haystack Rock, un promontorio alto quasi 90 m, sulle sue solide pareti trovano rifugio diversi uccelli, mentre la sua base è cinta da pozze di marea. Dopo aver visitato questo tratto di costa pacifica entriamo nello stato di Washington per raggiungere l’imponente Mount Rainier.
15 agosto mar: Mt. RAINIER N.P. - SEATTLE (113km)
Il maestoso Mt Rainier, la quarta vetta più elevata degli Stati Uniti è anche una delle montagne più belle del paese. Entro i confini del parco vanta una cima incappucciata di neve e pendici boscose solcate da numerosi sentieri escursionistici, con ampi prati ammantati di fiori. Faremo un breve itinerario escursionistico.
16 agosto mer: SEATTLE
Visitiamo questa città, la principale dello Stato di Washington, conosciuta anche come Emerald City per i lussureggianti alberi sempreverdi che la circondano. Andiamo al Pike Place Market con bancarelle disseminate qua e là in un’area a ridosso del mare, questo mercato è un caleidoscopio di colori rumori e odori noto per i suoi banchi di frutta fresca e verdure e i loquaci e chiassosi pescivendoli. Visitiamo il Seattle Art Museum. Visitiamo il quartiere di Belltown dove svettano grattacieli di vetro e il quartiere più antico di Seattle: Pioneer Square.
17 agosto gio: SEATTLE – GLACIER NATIONAL PARK
I parchi nazionali degli Stati Uniti sono tra le meraviglie naturali più famose del mondo, e il Glacier National Park è uno fra i più spettacolari e incontaminati. Il Glacier è uno dei parchi nazionali più importanti degli Stati Uniti insieme a quelli di Yellowstone, di Yosemite e del Gran Canyon, ed è famoso per i suoi lodge storici, la strada che corre al suo interno (la Going-to-te-Sun-Road) e il suo ecosistema rimasto pressochè intatto dall’epoca precolombiana. Percorriamo la Going-to-the-Sun-Road una delle strade panoramiche più spettacolari degli Stati Uniti ed è considerata un luogo storico di importanza nazionale. La strada, lunga 53 miglia (85Km), costeggia dapprima le acque scintillanti del Lake McDonald per poi piegare verso il Garden Wall la principale linea divisoria fra il lato est e il lato ovest del parco. Raggiunto il Logan Pass, scendiamo dalla macchina e percorriamo i circa 2,5 km che ci separano dal belvedere dello Hidden Lake Overlook Il trail non richiede particolare impegno e gran parte di esso è costituito da passerelle in legno.  
18 agosto ven: GLACIER N.P. – MISSOULA – BOZEMAN – BEARTOOTH HWY
Passiamo cittadine come Missoula e Bozeman incastonate in posizione spettacolare fra dolci alture verdeggianti, foreste di pini e cime innevate. Andando verso lo Yellowstone Park attraversiamo la magnifica Beartooth Highway che collega Red Lodge con Cooke City e con ‘ingresso nord del parco attraverso un tragitto panoramico di 68 miglia (110Km) che si snoda fra cime svettanti alte più di 3000 m e distese di tundra alpina costellata di fiori selvatici. La Beartooth Highway è stata  definita sia ‘la strada più panoramica d’America’, sia il più bel percorso motociclistico degli Stati Uniti. E’ la più panoramica tra le strade che conducono allo Yellowstone Park.
19 agosto sab: YELLOWSTONE PARK – GRAN TETON NATIONAL PARK
Attraversiamo lo Yellowstone Park con i suoi gayser, laghi alpini e cascate e dove si possono osservare splendidi esemplari di fauna selvatica. Proseguiamo verso sud nel Gran Teton National Park.
20 agosto dom: GRAN TETON NATIONAL PARK – CASPER
Dal Gran Teton National Park e dalle frastagliate guglie di granito della Teton Range, 12 vette scolpite dai ghiacciai e incoronate dal caratteristico profilo del Grand Teton (4197m) prendiamo la US 287 che ci porta a Casper.
21 agosto lun: CASPER – l’eclissi di sole
Siamo pronti a vedere questo grande evento nei dintorni di Casper.
22 agosto mar: consegna auto e volo per New York alle 6.45. 
23 agosto mer: volo New York Bergamo, 00.30 arrivo 22.10.
24 agosto gio: bus alle 00:45 per Mestre Venezia, arrivo alle 4:35. 
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STATI ATTRAVERSATI :
COLORADO
UTAH
ARIZONA
CALIFORNIA
OREGON
WASHINGTON
MONTANA

WYOMING



2 commenti:

  1. Ciao sono Ivana,( Milano ) volevo farti un saluto da vecchia amica! Fai bene a girare il mondo! Salutami l' America bellissima! Vista nei film. 😉

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    1. L'unica Ivana di Milano che conosco risale a piu' di 30 anni fa!.. comunque grazie..ti saluterò volentieri l'America

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