Il
secondo giorno trascorso a New York lo dedichiamo principalmente all’area del
memoriale dell’11 settembre e ai vicini quartieri di Little Italy e Chinatown.
Il memoriale è in continua evoluzione: ultimamente si è aggiunta la
bianca stazione della metropolitana ad opera dell’architetto
spagnolo Santiago Calatrava (anche questo, come il ponte a Venezia, è costato
il doppio della spesa prevista, circa 4 miliardi di dollari e 12 anni di
lavori). L’impatto, sia dall’interno che dall’esterno è notevole. Vicino alle
due grandi fontane a cascata posizionate proprio sopra il buco lasciato dalle
due torri gemelle, è sorto uno dei cinque grattacieli al mondo che superano i
500 m: l’One World Trade Center (detto anche Freedom Tower). Con dei
velocissimi ascensori, alla modica spesa di 37$ a testa, si può salire fino all’osservatorio
posto a quasi 400 metri di altezza. Abbiamo prenotato i biglietti per le 18.30,
in modo da vedere sia il tramonto che l’accensione delle prime luci della sera.
Indubbiamente molto bello. Ne frattempo facciamo un giro nel quartiere di Chinatown
dove veramente è tutto come in Cina. Lì compriamo un paio di ciabatte da
doccia, al posto di quelle che abbiamo dimenticato a casa. Siamo stati parecchio
tempo nel parco del quartiere ad ascoltare i cinesi anziani mentre cantavano e
giocavano a domino. A Little Italy ci sono tanti locali molto cari che di
italiano hanno solo il nome. Mentre ci compriamo della frutta ci saluta un
italiano di 55 anni. È un siciliano di Mondello, arrivato qui nel 1989 con soli
500 dollari in tasca. Ha fatto il cameriere e soprattutto il pizzaiolo. Ora
tristemente lavora in un ufficio governativo guadagnando 60.000 dollari all’anno
(50.000 netti dalle tasse) per 40 ore di lavoro settimanali. È circa il doppio
di quello che si guadagna in Italia, ma è anche vero che il costo della vita a
New York è molto più alto. Non vede l’ora di andare in pensione (prevista a 62
anni) per tornarsene alla sua Mondello insieme alla moglie (filippina) e al
bimbo. Morale: noi sogniamo di andare a vivere a New York, mentre quelli che ci vivono non vedono l’ora di tornare!
Il
giorno seguente andiamo a fare un giro al Central Park, passando davanti al
Piccolo Caffè, il locale da dove in questi giorni viene trasmessa la
trasmissione Caterpillar di radio due. La trasmissione viene fatta la sera a
porte chiuse, dopo che il locale ha chiuso. Dopo essere passati per il Lincol
Centre (Metropolitan e City Ballet) andiamo a fare un giro nel quartiere di
Soho, ed in particolare visitiamo un museo di opere realizzate da artisti gay,
decisamente particolare.
Alle 18 ritorniamo verso casa per recuperare gli zaini ed andare a prendere il
volo all’aeroporto La Guardia…volo per Denver che partirà con oltre un’ora di
ritardo.
L'Oculus dell'architetto spagnolo Calatrava è la nuova stazione della metro al memoriale dell'11 settembre |
L'interno dell'Oculus |
Manhattan vista dai 400 metri di altezza dell'One World Observatorium |
La vista dall'alto delle due basi delle ex Torri Gemelle, ora sono due enormi cascate d'acqua |
Una delle due basi delle Torri Gemelle con ai bordi i nomi delle vittime. Il fiore viene messo nel giorno del loro compleanno |
L'inizio di Little Italy |
Donne cinesi giocano a domino in Chinatown |
Central Park a New York, un posto dove rilassarsi |
Il luogo dove è stato assassinato John Lennon a Central Park: IMAGINE |
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