giovedì 20 luglio 2017

La vista dai 500 m della Freedom Tower di New York

Il secondo giorno trascorso a New York lo dedichiamo principalmente all’area del memoriale dell’11 settembre e ai vicini quartieri di Little Italy e Chinatown. Il memoriale è in continua evoluzione: ultimamente si è aggiunta la bianca stazione della metropolitana ad opera dell’architetto spagnolo Santiago Calatrava (anche questo, come il ponte a Venezia, è costato il doppio della spesa prevista, circa 4 miliardi di dollari e 12 anni di lavori). L’impatto, sia dall’interno che dall’esterno è notevole. Vicino alle due grandi fontane a cascata posizionate proprio sopra il buco lasciato dalle due torri gemelle, è sorto uno dei cinque grattacieli al mondo che superano i 500 m: l’One World Trade Center (detto anche Freedom Tower). Con dei velocissimi ascensori, alla modica spesa di 37$ a testa, si può salire fino all’osservatorio posto a quasi 400 metri di altezza. Abbiamo prenotato i biglietti per le 18.30, in modo da vedere sia il tramonto che l’accensione delle prime luci della sera. Indubbiamente molto bello. Ne frattempo facciamo un giro nel quartiere di Chinatown dove veramente è tutto come in Cina. Lì compriamo un paio di ciabatte da doccia, al posto di quelle che abbiamo dimenticato a casa. Siamo stati parecchio tempo nel parco del quartiere ad ascoltare i cinesi anziani mentre cantavano e giocavano a domino. A Little Italy ci sono tanti locali molto cari che di italiano hanno solo il nome. Mentre ci compriamo della frutta ci saluta un italiano di 55 anni. È un siciliano di Mondello, arrivato qui nel 1989 con soli 500 dollari in tasca. Ha fatto il cameriere e soprattutto il pizzaiolo. Ora tristemente lavora in un ufficio governativo guadagnando 60.000 dollari all’anno (50.000 netti dalle tasse) per 40 ore di lavoro settimanali. È circa il doppio di quello che si guadagna in Italia, ma è anche vero che il costo della vita a New York è molto più alto. Non vede l’ora di andare in pensione (prevista a 62 anni) per tornarsene alla sua Mondello insieme alla moglie (filippina) e al bimbo. Morale: noi sogniamo di andare a vivere a New York, mentre quelli che ci vivono non vedono l’ora di tornare!
Il giorno seguente andiamo a fare un giro al Central Park, passando davanti al Piccolo Caffè, il locale da dove in questi giorni viene trasmessa la trasmissione Caterpillar di radio due. La trasmissione viene fatta la sera a porte chiuse, dopo che il locale ha chiuso. Dopo essere passati per il Lincol Centre (Metropolitan e City Ballet) andiamo a fare un giro nel quartiere di Soho, ed in particolare visitiamo un museo di opere realizzate da artisti gay, decisamente particolare.

Alle 18 ritorniamo verso casa per recuperare gli zaini ed andare a prendere il volo all’aeroporto La Guardia…volo per Denver che partirà con oltre un’ora di ritardo.

L'Oculus dell'architetto spagnolo Calatrava
è la nuova stazione della metro al 
memoriale dell'11 settembre

L'interno dell'Oculus

Manhattan vista dai 400 metri di altezza
dell'One World Observatorium

La vista dall'alto delle due basi delle ex Torri
Gemelle, ora sono due enormi cascate d'acqua 

Una delle due basi delle Torri Gemelle con ai
bordi i nomi delle vittime. Il fiore viene
messo nel giorno del loro compleanno

L'inizio di Little Italy

Donne cinesi giocano a domino in Chinatown

Central Park a New York, un posto dove rilassarsi

Il luogo dove è stato assassinato
 John Lennon a Central Park: IMAGINE

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