Il volo è con l’Ukraina Airlines da Bergamo, con scalo a
Kiev: partenza alle 4.40 di lunedì 17 luglio e arrivo alle 14.30 a New York.
Due giorni prima ci avvisano via mail che il volo da Kiev partirà con sette ore
di ritardo. Proviamo a parlare al telefono con gli uffici di Kiev, ma non c’è
nulla da fare. Ci rassegniamo e ne approfittiamo per fare un giro per il centro
di Kiev durante le 9 ore di attesa in aeroporto. Un bus ci posta in centro in
un’ora…facciamo una lunga passeggiata fino alla chiesa di Santa Sofia, la più
importante chiesa del Paese e patrimonio dell’Unesco. Molto bello tutto il
complesso religioso circondato da possenti mura e con diverse costruzioni la
cui storia è millenaria…una piccola fortezza bianca che ricorda il Cremlino di
Kazan, in Russia. Ci beviamo un caffè. Il proprietario del bar è giovane e parla
un po’ di italiano: dice che ha imparato a fare il barista durante gli anni in
cui ha lavorato in Italia, poteva rimanere da noi, ma ha preferito tornare nel
suo Paese natio…guadagna di meno, ma “casa è sempre casa”.
La Chiesa di Santa Sofia a Kiev, patrimonio Unesco |
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